Da quando sono diventata mamma mi capita di riflettere sulle
cose più assurde. Questo è il periodo delle fiabe per bambini. Si, le dolci e
tenere fiabe che hanno sempre un lieto fine e che quando le leggi da adulto
(ormai disilluso) ti verrebbe la voglia di prendere i fratelli Grimm and company e farli saltare giù da un aereo in
volo. Ma non è questo il punto. Vi siete
mai domandati che fine hanno fatto le mamme nelle fiabe? Si perché se ci
pensate bene, nella maggior parte delle storie per bimbi, la mamma o è morta o
è una stronza fotonica alla quale nella vita reale i servizi sociali non
affiderebbero neppure un gatto. E i papà? I teneri e poveri papà,vengono nella
maggior parte dei casi lasciati da soli a crescere i figli, suscitando una tenerezza infinita persino nei
cuori più duri. Ma poi perché i papà se fanno i papà suscitano tenerezza e le
mamme no? Ma questa è un’altra storia.
All’inizio pensavo che la cosa riguardasse solo le vecchie
fiabe, che tra l’altro partivano sempre da una storia di sfighe e disgrazie. Pollyanna, Candy Candy, Georgie, Pippi Calze
lunghe, Heidi, Anna dai capelli rossi, Dolce Remì, Biancaneve, Cenerentola,
tutte orfane di mamma. Ma poi anche negli anni 80 la storia si ripete: Spank,
Lovely Sara, Annette, Occhi di gatto. Per non parlare di quelle mamme che
avrebbero fatto meglio a morire come le mamme di Hansel e Gretel e Pollicino,
ve la ricordate? Convincono entrambe il marito ad abbandonare i figli nel
bosco…devo aggiungere altro? E la mamma di Cappuccetto Rosso? Manda una bimba
di 5 anni nel bosco tutta sola e l’unica cosa che riesce a dirle è “stai
attenta al lupo”? Ma perché non ci andavi tu dalla nonna a portarle da mangiare
brutta megera che non sei altro! E la mamma di Monsters and co.? Lascia la
figlia in balia di un gruppo di mostri che oltre a vivere nel suo armadio la
trascinano in un mondo parallelo senza preoccuparsi minimamente di che fine
abbia fatto la figlia! Per non parlare di Ratatouille, l’intera colonia di
ratti è tutta maschile e la presenza femminile è pressoché inesistente…
Insomma le mamme o non ci sono perché morte tragicamente o
se ci sono farebbero meglio a rinchiuderle in galera e buttare la chiave. Ma io
una spiegazione me la sono anche data. Chi le scrive le fiabe? Tranne che per
Pollyanna e poche altre, le fiabe sono scritte da loro, gli uomini, i papà.
Potrebbero mai parlare di mamme che si fanno il mazzo per dimenarsi in una
quotidianità fatta di pochissime ore rispetto a tutte le cose che hanno da fare
per crescere i figli, andare a lavoro, fare le mogli devote e le mamme tenere e
presenti e magari ogni tanto anche una ceretta e un libro?
Ecco perché le chiamano favole!
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